Giorno dopo giorno si sente sempre più parlare di olio CBD… ma cos’è esattamente?
Negli ultimi anni, il CBD o cannabidiolo ha decisamente guadagnato molta attenzione per le sue proprietà terapeutiche ed effetti benefici, tanto all’estero quanto ovviamente nel nostro Paese. Tuttavia, c’è ancora poca chiarezza sul funzionamento dell’olio CBD, sui suoi effetti e sulle sue controindicazioni. Spesso, infatti, si tende a confondere l’olio CBD con l’olio di canapa (argomento su cui abbiamo già scritto un articolo delucidativo.
All’interno di questo articolo tenteremo di fare chiarezza riguardo tutti questi aspetti, esplorando in dettaglio ciò che l’olio CBD è, come funziona e quali sono i suoi effetti sulla nostra salute.
INDICE
- Cos'è l'olio CBD e come funziona?
- Come si estrae il CBD dalla cannabis?
- Quali sono i benefici e le proprietà dell'olio CBD?
- Quali sono gli effetti collaterali dell'olio CBD?
- Conclusione
Cos’è l’olio CBD e come funziona?
L'olio CBD è un prodotto derivato dalla pianta di cannabis. A differenza dell'olio di cannabis tradizionale, che contiene elevate quantità di THC (tetraidrocannabinolo), il composto psicoattivo responsabile degli effetti "da sballo" dell'uso della marijuana standard, l'olio CBD è estratto dalle piante di cannabis a basso contenuto di THC; estrazione che può avvenire in diversi modi e di cui parleremo all’interno del prossimo paragrafo.
Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei molti composti chimici naturali presenti all’interno della cannabis ed è noto per i suoi effetti terapeutici sul corpo e sulla mente, che lo rendono un ingrediente ideale per il nostro benessere.
Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide del corpo umano, una sorta di rete di recettori e molecole che si trovano all’interno del nostro cervello, nel sistema nervoso centrale e in altri tessuti del corpo. Quando il CBD viene assunto, difatti, si “lega” a questi recettori, aiutando a mantenere l'omeostasi nel corpo (ovvero la naturale capacità del nostro organismo di autoregolarsi). Ciò significa che l'olio CBD può aiutare a ridurre l'infiammazione, alleviare il dolore, migliorare l'umore e persino la qualità del sonno!
Come si estrae il CBD dalla cannabis?
L'estrazione del CBD dalla cannabis può essere un processo complicato e delicato, che richiede attenzione e competenze specifiche. Ci sono diversi modi per estrarre il CBD dalla cannabis, ma i metodi più comuni includono l'estrazione con solvente, l'estrazione con CO2 supercritico e l'estrazione con olio.
Estrazione con solvente
L'estrazione con solvente è uno dei metodi più comuni per estrarre il CBD dalla cannabis. In questo processo, si utilizzano solventi chimici, come l'etanolo, il butano o l'isopropanolo, per estrarre il cannabidiolo dalle piante di cannabis.
Il processo di estrazione con solvente può essere suddiviso in tre fasi: l'estrazione, la filtrazione e l'eliminazione del solvente. Durante la fase di estrazione, il solvente viene utilizzato per estrarre il CBD dalle piante di cannabis. Nella fase di filtrazione, il liquido estratto viene filtrato per eliminare eventuali impurità. Infine, nella fase di eliminazione del solvente, questo viene, appunto, detratto dal liquido, lasciando solo il CBD puro.
Anche se l'estrazione con solvente è un metodo efficace per estrarre il CBD dalla cannabis, ci sono alcuni svantaggi. In primo luogo, l'estrazione con solvente può essere pericolosa se non viene eseguita correttamente. In secondo luogo, l'uso di solventi chimici può lasciare residui indesiderati nell’estratto finale.
Estrazione con CO2 supercritico
Un altro metodo comune per estrarre il CBD dalla cannabis è l'estrazione con CO2 supercritico. In questo processo, si utilizza anidride carbonica (CO2) allo stato supercritico, una sostanza che si trova in uno stato intermedio tra il gas e il liquido.
Il processo di estrazione con CO2 supercritico può essere suddiviso in tre fasi: la fase di estrazione, la fase di separazione e la fase di eliminazione del CO2. Durante la fase di estrazione, il CO2 supercritico viene utilizzato per estrarre il CBD dalle piante di cannabis. Nella fase di separazione, il CBD estratto viene poi separato dal CO2 supercritico. Infine, nella fase di eliminazione del CO2, quest’ultimo, come nel caso del solvente, viene eliminato dall’estratto.
Questa tipologia di estrazione è considerata uno dei metodi più sicuri ed efficaci per estrarre il CBD dalla cannabis. Inoltre, questa tipologia di estrazione non lascia residui indesiderati nel CBD estratto, rendendolo un metodo di estrazione molto pulito.
Tuttavia, l'estrazione con CO2 supercritico richiede attrezzature costose e competenze specialistiche per eseguire il processo correttamente.
Estrazione con olio
L'estrazione con olio è un metodo semplice per estrarre il CBD dalla cannabis. In questo processo, si utilizza un olio vettore, come l'olio di cocco o l'olio di oliva, per estrarre il CBD dalle piante di cannabis.
Il processo di estrazione con olio può essere suddiviso in due fasi: la fase di infusione e la fase di filtrazione. Durante la fase di infusione, le piante di cannabis vengono immerse nell'olio vettore e riscaldate a una temperatura bassa per un lungo periodo di tempo. In questo modo, il CBD viene estratto dalle piante di cannabis e si lega all'olio vettore. Nella fase di filtrazione, il liquido viene filtrato per eliminare eventuali impurità.
L'estrazione con olio è un metodo sicuro e facile per estrarre il CBD dalla cannabis, ma può essere non tanto efficace rispetto ad altri metodi di estrazione. Inoltre, l'olio estratto può essere meno concentrato di CBD rispetto ad altri simili estratti.
Quali sono i benefici e le proprietà dell’olio CBD?
L'olio CBD, o olio di cannabidiolo, come già in parte anticipato, presenta innumerevoli proprietà ed effetti positivi per la nostra salute e il nostro organismo. Tra i tanti benefici troviamo:
- Allevia il dolore e l'infiammazione: questo è possibile perché il CBD interagisce con i recettori del dolore nel corpo e riduce la produzione di citochine infiammatorie;
- Riduce l'ansia e la depressione: l'olio CBD può anche essere utile per ridurre i sintomi quali ansia e depressione avendo effetti antiossidanti e neuroprotettivi in grado di migliorare l'umore;
- Migliora la salute del cuore: è stato ampiamente dimostrato come il cannabidiolo possa essere utile nel ridurre la pressione sanguigna e migliorare la funzione cardiovascolare;
- Combatte l'acne: l'olio CBD può anche essere utile per combattere l'acne, questo perché presenta effetti antinfiammatori e antibatterici che possono aiutare a ridurre l'infiammazione della pelle;
- Riduce i sintomi di epilessia: il cannabidiolo ha effetti anticonvulsivanti e neuroprotettivi che possono aiutare a ridurre la frequenza e l'intensità delle crisi epilettiche;
- Favorisce il sonno: il CBD, come già affermato, presenta effetti rilassanti e sedativi che possono quindi aiutare a migliorare la qualità del proprio sonno riducendo l’insonnia.
Quali sono gli effetti collaterali dell’olio CBD?
Ovviamente, per quanto l'olio di cannabidiolo sia un prodotto naturale e dalle molteplici proprietà benefiche per la salute, presenta dei possibili effetti collaterali e controindicazioni che sarebbe imprudente non citare. Tra i principali effetti collaterali troviamo:
- Stanchezza e sonnolenza: l’olio CBD può avere un effetto sedativo sul corpo, che può causare sonnolenza e ridurre la capacità di concentrarsi. Questo effetto è più comune quando si utilizzano dosi elevate;
- Secchezza delle fauci: questo effetto è dovuto alla capacità del cannabidiolo di ridurre la produzione di saliva nel corpo;
- Cambiamenti dell'appetito: a volte il CBD può causare un aumento o una diminuzione dell'appetito in base al dosaggio utilizzato;
- Diarrea: alcune persone possono sperimentare diarrea come effetto collaterale dell'olio CBD che spesso tende ad incrementare esponenzialmente al dosaggio stesso;
- Bassa pressione sanguigna: questo effetto può essere più pronunciato in persone che assumono farmaci per la pressione sanguigna.
Parlando invece di “controindicazioni”, ne troviamo sicuramente alcune che risaltano più di altre, come ad esempio:
- Interazioni farmacologiche: il CBD può interagire con alcuni farmaci, come ad esempio i farmaci per la pressione sanguigna (come appena detto), i farmaci antipsicotici e i farmaci anticoagulanti. Queste interazioni possono aumentare o diminuire gli effetti dei farmaci, causandone di indesiderati;
- Gravidanza e allattamento: non è raccomandato l'uso di cannabidiolo durante la gravidanza e l'allattamento poiché non ci sono ancora sufficienti informazioni sulla sicurezza dell'uso del CBD durante tali fasi;
- Malattie epatiche: l'uso di CBD può essere controindicato in persone con malattie epatiche, in quanto può influenzare, per l’appunto, la funzione epatica in sé.
- Reazioni allergiche: in alcune persone, l'olio CBD può causare reazioni allergiche, come ad esempio rash cutanei, prurito e gonfiore.
Conclusione
Come ci preme sempre ricordare, per acquistare olio CBD o altri prodotti a base di cannabidiolo, la soluzione migliore è quella di affidarsi a produttori rispettosi nei confronti delle varie direttive italiane ed europee, rispettosi della salute dei propri consumatori e sempre attenti a garantire un prodotto di prima qualità.
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